lunedì 21 novembre 2011

classe 5^ Oltrefiume


Le tradizioni Natalizie del Verbano-Cusio-Ossola



Natale è la festa cristiana per eccellenza;
sono numerose le tradizioni che caratterizzano i festeggiamenti in tutta Italia e anche nella nostra piccola provincia.

Molti sono i presepi viventi allestiti e i mercatini di Natale, nonchè le rappresentazioni di Babbo Natale e della Befana.

La Befana è una figura molto popolare della tradizione italiana, collegata alla festività religiosa dell'Epifania.

Noi vogliamo illustrarvi alcune tradizioni particolarmente significative delle nostre zone.



A Baveno Babbo Natale viene dal lago

La sera della vigilia di Natale, a Baveno ogni anno

Babbo Natale arriva dal lago su una barca.

Porta caramelle e cioccolatini rendendo felici tutti

i bambini.

Se ne va per le vie della città gridando allegramente "Buon Natale!!!"








La "Carcavegia" di Premosello


La sera della vigilia dell'Epifania a Premosello si ripete ogni anno il millenario rito della "Carcavegia",tradizione dalle origini antichissime.

Un imponente falò viene acceso nel greto del Riale ,il corso d'acqua che attraversa l'abitato
E' suggestivo vedere il fumo e le faville rossicce che si perdono nel buio della notte. Si alzano oltre le fiamme che ardono consumando una figura dalle fattezze umane.Intorno al falò echeggia il suono metallico ed ossessivo dei campanacci.



Le "cavagnette" del Natale d'estate


In una piccola frazione di Domodossola si festeggia la ricorrenza del Bambin Gesù,testimonianza di un'antica tradizione,particolarmente singolare in quanto celebrate in estate.

Durante la processione le ragazze portano sul capo le "cavagnette",che sono un ornamento altamente simbolico,le cui origini si perdono nel tempo.

Sulla struttura ad albero vi sono decorazioni natalizie : ghirlande di perline rosso-oro,palline del classico albero di Natale,insieme a tanti nastri colorati.






















Il ginostro di Mergozzo








A Mergozzo, l'albero cerimoniale è detto ginostro, impugnato e portato in chiesa dalle ragazze non sposate il giorno della festa del Bambin Gesù.



Sui rami sono infilati due limoni, in ciascuno dei quali vengono conficcate tre grandi monete d'argento del Regno di Sardegna.















































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































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